Pubblicato il: 18/11/2015
Eccoci alla ennesima prova su strada delle Asics Nimbus questa volta vi parlo delle Nimbus 17, comperate come sempre dall'amico Bruno della Zona Olimpica, l'ultima scarpa di questo modello che ho avuto e pubblicato la prova su strada sono state le Nimbus 15, con le quali mi sono trovato bene come i modelli precedenti del resto, e ho pensionato dopo un migliaio di km. Dopo una parentesi dedicata alle New Balance 1080, sono ritornato volentieri alle scarpe di mamma Asics mie preferite. Avevo bisogno di una scarpa da lungo protettiva e affidabile, e almeno da questo punto di vista la Nimbus si compra a scatola chiusa.
La novità più eclatante è la tomaia, fatta tutta di un pezzo senza cuciture di sorta che prevengono sfregamenti e punti di contatto che possono infastidire, questo comporta anche una maggiore libertà delle dita e del piede senza arrivare ad essere troppo larga. Pesate con la bilancetta digitale sono risultate di 373 grammi una e 366 l'altra da considerare che montavano dentro le solette Noene da 1 mm che pesano 16 grammi, quindi nella misura 11 pesano 350 grammi e 357 grammi (non riesco a capire la differenza di peso fra la destra e la sinistra, boh!
come misura invece del 10,5 solito sono passato all'11, non perché questa versione calza di meno delle precedenti ma ultimamente credo che il mio piedino di fata si stia ingrandendo, praticamente ora è un 10,3/4 e con mezzo numero in più me le sento meglio.
Un altro punto a vantaggio di questa scarpa è l'estrema traspirabilità della tomaia, ho fatto molti lunghi anche con il caldo atroce e la scarpa disperdeva egregiamente il calore prodotto. Il drop è 10 come da orientamenti ultimi si tende a calarlo sempre più, prima drop 16 era la norma per le scarpe ammortizzate ora si tende a scendere a 8-10 per favorire l'appoggio di pianta. io personalmente appoggio di pianta piena e spingo forte di punta, qui la nota dolente, il consumo delle punte dopo 120 km è notevole, (guardate la foto seguente, i tacchetti in punta sono quasi spariti) e fa presupporre che la durata almeno per come le consumo sia abbastanza ridotta, ma nel caso farò come per le New Balance 880 che dopo 58 km erano finite in punta! mi armo della colla a caldo e provvederò a correggere il consumo eccessivo delle scarpe.
di miglioramenti ce ne sono molti è come se fosse non la continuazione della serie ma una scarpa nuovo modello, appena si calzano colpisce l'estrema morbidezza e la comodità della scarpa, il piede rimane perfettamente fasciato dalla tomaia e correndoci si apprezza la libertà che il piede gode pur rimanendo fermo all'interno della tomaia. La suola sembra decisamente meno rigida delle serie precedenti, e l'appoggio è morbidissimo, quindi la scarpa risulterà particolarmente adatta ad atleti pesanti diciamo da 75 kg in su che preferiscono correre a lungo, io sono 70 kg scarsi ma mi ci trovo bene lo stesso.
Nei lunghi sono fantastiche ma anche se si spinge forte reagiscono bene, la rullata è completa e perfetta, e spingendo con il ritmo sembra quasi che la scarpa cambi atteggiamento e diventi quasi reattiva! (ho detto quasi) certo non è paragonabile ad una scarpa creata appositamente per ritmi veloci ed atleti efficienti, ma credetemi si comportano benissimo anche se si aumenta il ritmo.
Sono scarpe costose, quindi devono rasentare la perfezione, e sono adatte a coloro che corrono diciamo da 5 minuti al km in su e prediligono le corse lunghe, sono estremamente ammortizzate e protettive, quindi un'ottima calzatura da allenamento e da gara lunga per atleti pesanti con appoggio neutro. Come detto prima la suola meno rigida della precedente serie accompagna favorendo la rullata completa del piede ed è perfetta correndo di pianta, e stimola a spingere di più con il piede favorendo ritmi elevati. Se provate a piegare la 15 e la 17 vi renderete conto di quanto sono più morbide quest'ultime. Credo che siano anche più morbide nel tallone per quelli che corrono appoggiando la parte posteriore della scarpa.
personalmente sono rimasto molto contento da questa splendida scarpa, e credetemi, anche se ne ho avute una decina di paia di Nimbus quando ne metto una nuova al piede sembra sempre che sia più morbida e comoda della precedente. Tutte queste novità la distaccano nettamente dalla sorellina minore Cumulus, prima la Cumulus era praticamente una Nimbus meno rifinita e sofisticata ma assomigliava molto, ora con questo nuovo modello il confronto non è più proponibile e sono 2 scarpe completamente diverse fra loro.
Confrontandole con le New Balance 1080 sono profondamente diverse fra loro, le 1080 sono più reattive e secche delle Nimbus e adatte ad un passo più rapido, io le uso per le gare fino a 10km mi trovo bene con il drop 8 e spingo molto bene, mentre le Nimbus per la mezze maratone e oltre, ho provato una mezza con le 1080 ma alla fine mi davano fastidio ai piedi, con le Nimbus sembrava che ero appena partito.
Concludendo:
Scarpa adatta a corridori medio pesanti con appoggio neutro che cercano in una scarpa la massima ammortizzazione e la massima protezione possibile, scarpa abbastanza reattiva se si aumenta il ritmo e suola molto molto flessibile che aiuta la rullata del piede in fase di spinta. Tomaia in blocco unico senza cuciture molto morbida fasciante e traspirante, Suola abbastanza artigliata e con un buon grip anche con il bagnato, la caratteristica principale della scarpa è l'estrema morbidezza a terra, sia che si vada di tallone che di pianta, adatta alle corse lunghe per atleti dal passo medio-lento e sopra 70 kg.