Pubblicato il: 23/08/2010
Come detto altre volte camminare è quasi come correre, fa bene al fisico quando si sta poco bene o si ha poco allenamento per correre e fa bene soprattutto allo spirito, si inizia in genere come primo stadio verso un movimento fisico destinato a cambiare per sempre il nostro stile di vita, stufi di boccheggiare inermi davanti alla TV ci troviamo un giorno per caso, e per diversi motivi a fare una passeggiata su una stradina secondaria e come un'intuizione magnifica, ci rendiamo conto della bellezza intorno a noi, colline fiorite in lontanaza, profili di monti che sembrano giganti addormentati, cinguiettio di uccelli che non avevamo mai sentito e che fino ad allora erano solo rumori molesti, e in quel preciso istante cambia tutto il nostro modo di vedere le cose intorno a noi, ecco ci vuole questo imput per cambiare radicalmente la nostra vita , il resto poi viene di conseguenza, difficile e da sognatori romantici? non credo, e certo non lo sto inventando io, sentite cosa scriveva Nemesio Fatichi nel lontano 1886: A quei molti giovani di agiata condizione che spesso non sanno trovar modo di passare il tempo, e che dispongono di denaro e di libertà, sarebbe in modo speciale molto da raccomandarsi l'esercizio del camminare; disoccupati, inerti, rimarrebbero forse da belle passeggiate, da frequenti escursioni montane, una reazione di energia, un sollievo profiquo alla noia che spesso li consuma. Ne di minor vantaggio riuscirebbero alla salute ed allo spirito dell'uomo occupato e studioso, che voglia efficacemente ritemprarsi a nuovo studio e a nuovo lavoro